I pescecani hanno una leggendaria sensibilità ai campi elettrici, che permette a questi infallibili predatori di registrare la presenza delle loro prede. Una sensibilità talmente elevata che campi elettrici troppo intensi possono diventare un notevole deterrente per gli squali. Ed è proprio su questo principio che si basa la muta inventata (e brevettata) da Vladimir Vlad negli Stati Uniti. Nel neoprene della muta antisqualo, lungo il corpo e gli arti, sono state inserite fibre di ceramica piezoelettrica che si collegano ad elettrodi metallici, i quali accumulano la carica generata dalle deformazioni del materiale provocate dai movimenti del subacqueo. Il voltaggio dipende dalla lunghezza e dalla quantità delle fibre ma in media, durante il nuoto, la muta genera diversi volt di corrente. La corrente fra gli elettrodi crea un campo elettrico deterrente per gli squali. Nuotando più velocemente – reazione più che prevedibile in caso di avvistamento di uno squalo! – il voltaggio è maggiore e così anche il campo elettrico. Se lo scudo elettrico non fosse sufficiente al primo morso lo squalo riceverebbe una scossa sufficiente a mollare la preda, rassicura l’inventore.Fonte: New Scientist