Centinaia di migliaia di squali vengono catturati ogni anno anche in Mediterraneo. Non espressamente per il commercio per le pinne di pescecane, ma per lo più accidentalmente. In Mediterraneo, l’Italia è il paese che cattura più squali: nel 2004 le catture registrate sono state di 1.061 tonnellate: un brusco calo rispetto a dieci anni prima, quando il pescato complessivo di squali e razze raggiunse il record di 16.500 tonnellate l’anno. Il calo non è buon segno: poiché lo sforzo di pesca è rimasto lo stesso, significa che, semplicemente, gli squali sono ormai troppo rari anche per finire negli ami e nelle reti. Ormai nessuno caccia di proposito gli squali: sono troppo pochi. Eppure finiscono accidentalmente nelle reti a strascico o sono catturati dai palangari d’altura per i pescespada e il tonno alalunga, o dalle reti derivanti illegali. Nonostante il bando di queste reti decretato dall’UE e dalla Commissione Generale sulla Pesca per il Mediterraneo, le reti derivanti vengono ancora utilizzate, tanto che fra il 2005 e il 2006 la Guardia Costiera italiana ne ha sequestrato per una lunghezza totale di 1400 km.
www.fao.org/docrep/005/x3690e/x3690e00.HTM
Ritrovate oggi 3 settembre 2013 tante uiva di squalo nel cilento precisamente a santa maria di castellabbate! come è possibile?