Le cifre sono agghiaccianti: il 42% delle specie mediterranee è a rischio di estinzione. E’ la più alta percentuale al mondo. Lo dice l’ultimo rapporto della IUCN, uscito il 16 novembre. Alta la preoccupazione per l’impatto complessivo di questa importante perdita di biodiversità
Le cifre sono ufficiali: il 42% delle specie di squali e razze del Mediterraneo è a rischio estinzione. E’ la più alta percentuale al mondo. Lo dice l’ultimo rapporto della IUCN, L’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, il più grande network al mondo per la salvaguardia della natura, uscito il 16 novembre (qui il comunicato stampa e qui il rapporto completo, entrambi in inglese) che ha esaminato 71 specie di squali razze e chimere.
Per gli esperti il 18% è Criticamente in Pericolo, l’11% in Pericolo e il 13% Vulnerabile. Le altre specie sono per il 18% Quasi a Rischio, per il 26% non si hanno dati sufficienti a valutare il loro stato. Solo il 14% è valutato a uno stato discreto.
Fra le specie Criticamente in Pericolo in Mediterraneo: il pesce angelo, il mako, lo smeriglio (queste ultime due specie catturate dai palangari e commercializzati per la carne e le pinne).
In Pericolo sono la mobula (praticamente identica alla manta), lo squalo plumbeo (che ci è particolarmente caro, perché oggetto della nostra ricerca MedSharks in Turchia).
Persino la verdesca, uno fra gli squali più prolifici, è stato classificato come Vulnerabile. “La preoccupazione principale non è tanto per la singola specie – per quanto importante possa essere – ma per l’impatto complessivo di questa importante perdita di biodiversità” dichiara Annabelle Cuttelod, coordinatrice della Lista Rossa mediterranea al Centro per la Cooperazione Mediterranea della IUCN.
“Il livello di protezione nel Mediterraneo per squali e razze è praticamente inesistente“ ha dichiarato Domitilla Senni, rappresentante della Shark Alliance, coalizione di oltre 40 associazioni internazionali di cui fa parte anche MedSharks. “Ci auguriamo quindi che il governo italiano intervenga tempestivamente e che attraverso i ministri De Castro e Pecoraro Scanio si attivi una azione sia a livello nazionale che europeo per la tutela di queste specie”.
Non esistono limiti nella pesca di squali e razze in Mediterraneo. Otto specie sono state inserite nelle convenzioni internazionali ma solo tre specie hanno una qualche forma di protezione: lo squalo bianco e lo squalo elefante sono protetti nelle acque della Comunità Europea e in Croazia, mentre Malta e Croazia proteggono la mobula.
“Oggi i paesi mediterranei hanno una ragione in più per salvaguardare squali e razze della regione” ha aggiunto Sonja Fordham, vice presidente dello Shark Specialist Group della IUCN “in particolare starà ai rappresentanti della Pesca dell’UE decidere se accordare una piena protezione allo smeriglio nel corso del prossimo Consiglio Pesca di dicembre 2007 e promuovere in tempi brevi un efficace Piano d’Azione”.
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