Buone notizie: l’ICCAT prevede una riduzione delle catture di mako e smeriglio, specie decimate dalla pesca intensiva e accidentale. Si tratta della prima forma di protezione internazionale offerta a delle specie di squalo – ma i passi concreti si vedranno solo quando verranno fissate le quote di cattura. Per i paesi europei questo accadrà a fine dicembre, al prossimo incontro tra i ministri della pesca.
E’ un buon risultato per la protezione degli squali la decisione dell’ICCAT (la commissione che gestisce la pesca al tonno e al pescespada) di ridurre la mortalità dello smeriglio, e del mako nel Nord Atlantico. Queste due specie, eccessivamente sfruttate dalla pesca sia diretta che indiretta, sono a rischio di estinzione.La palla passa ora ai 45 paesi membri (44+ l’UE), che devono stabilire stabilire “misure adeguate per ottenere questo scopo” (cioè quote di cattura, oppure sforzo di pesca, dimensioni, zone…). O meglio DOVREBBERO, visto che non tutti e non sempre si allineano (e alcuni non comunicano nemmeno i dati delle catture). In Europa questo accadrà durante il Consiglio Pesca, che riunirà i ministri della pesca dei vari paesi europei il 17-19 dicembre, per stabilire le TAC, le quote di cattura di varie specie di pesce.
E lì dovremo vigilare affinché il nostro rappresentante si adoperi per la salvaguardia di questi animali. Lo chiedono i firmatari dell’appello di Bruxelles, lo chiedono anche i pescatori professionali e sportivi che hanno aderito alla nostra raccolta firme.
Comunicato stampa Shark Alliance