Squali venduti al posto dei pescespada. Polipi, importati dal Marocco, ma spacciati come prodotto dei nostri mari. Persico offerto come filetti di cernia. La Capitaneria di Porto ha effettuato accertamenti sui prodotti ittici nella zona di Bari, come si legge sulle pagine di Repubblica.it:
“…Anche a Bari, dal comando di Roma, è arrivata l´allerta sul pericolo, sempre più concreto, della commercializzazione e quindi del consumo di squali, venduti però come pescespada. Può capitare infatti che piccoli pescecani finiscano nelle reti dei pescatori e poi nelle pescherie, dove però vengono esposti con nomi diversi. «Quando si acquista il pesce è sempre bene ricordare di vedere se ci sia l´etichetta» spiegano dalla Capitaneria di Porto. Quello del pescecane, commercializzato al posto del pescespada, è solo il caso più estremo. Gli uomini della guardia costiera hanno avviato controlli anche su altre specie: i polpi, ad esempio. Arrivano dall´Atlantico centro orientale e somigliano molto a quelli che piacciono ai cittadini baresi. Sono molto piccoli e per questo, sulle bancarelle e nelle peschiere, vengono venduti come se fossero prodotti dei nostri mari, appena pescati.”
per favore cerchiamo di non mangiare pesce o almeno solo se allevato, smettiamola con la caccia, lascimo in pace le creature marine.