Gianni Depaoli fa lo scultore a Candia Canavese. Il suo linguaggio artistico si mescola all’amore per il sesto continente e a una spiccata sensibilità alla tematica ambientale sì che, con gomme, resine, colori all’aerografo, egli riproduce parti anatomiche e repliche di pesci che rappresenta in “situazioni limite, con lo scopo di cancellare l’abitudine al degrado”.
Sue mostre e installazioni sono state ospitate, fra l’altro, dai musei di scienze naturali di Genova e Bergamo, e dai parchi marini di Antibes e di Riccione.
Nella foto (scattata nel suo stand alla fiera ‘Big Blu’ di Roma), la denuncia di Depaoli contro la barbarie del finning, il prelievo delle pinne degli squali, che una volta mutilati delle preziose appendici sono ributtati a mare, spesso ancora vivi.
(Michele Isman)
Ancora una volta FRANCIA-ITALIA 0 a 1…
Nel mentre accogliamo a Firenze Jan Fabre “artista” che forse molti di voi conosceranno per le sue “coreografie” al festival Fabbrica Europa, avendo imbalsamato e
ridicolizzato cani e gatti dice lui “rigorosamente raccolti dalla strada” (abbandonati).
Viva Gianni Depaoli!! W, per una volta, l’arte italiana!
E soprattutto w gli squali!
Grazie Gianni!