Il 2010 sarà un buon anno per lo smeriglio. Il consiglio dei ministri europei della Pesca ha deciso infatti ieri notte di chiudere la pesca a questa specie di squalo e di ridurre del 90% le quote pesca della spinarolo. Nel nord-est dell’Atlantico, smeriglio e spinarolo sono specie classificate Criticamente in Pericolo dalla IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura. L’Unione Europea ha inoltre proposto restrizioni al commercio internazionale di queste due specie di squali, che verranno discusse alla riunione della CITES a marzo 2010.
“Questa estrema riduzione delle quote di pesca per lo smeriglio e lo spinarolo equivale a un buon risultato del primo test del nuovo Piano d’Azione Europeo per gli squali” – dichiara Sonja Fordham, Direttore per le Politiche della coalizione internazionale Shark Alliance e del Gruppo Ambiente Pew – “I ministri hanno agito coerentemente con l’impegno espresso nel Piano d’Azione di seguire i pareri scientifici e adottare un approccio precauzionale nello stabilire i limiti di pesca per specie di squalo vulnerabili o in pericolo.”
“La decisione presa oggi dal Consiglio europeo – supportata anche dal Sottosegretario alla Pesca Buonfiglio e dal Ministro Zaia – di chiudere la pesca di queste due specie gravemente minacciate, consentirà alle popolazioni europee dello smeriglio e dello spinarolo di ristabilirsi e rafforzerà la capacità dell’UE di promuovere la conservazione di queste specie a livello globale” – dichiara Serena Maso, coordinatrice nazionale di Shark Alliance. La Shark Alliance è una coalizione internazionale di 76 organizzazioni di conservazione e ricerca che promuovono il miglioramento e il rafforzamento delle politiche europee sulla pesca degli squali. In Italia sono membri di Shark Alliance: CTS, Fondazione Cetacea, GRIS (Gruppo Ricercatori Italiani sugli Squali, razze e chimere), Legambiente, Marevivo, MedSharks, Slow Food Italia.
Grazie a tutte le organizzazioni che si battono per la salvaguardia della vita marina in generale e degli squali in particolare, un po’ di buon senso stà entrando nella mente dei nostri ministri e responsabili delle politiche sulla caccia e pesca. Tenendo conto della bassa riproduttività e della sopravvivenza dopo la nascita di queste specie, ci si augura che questa chiusura e controllo della pesca a queste specie venga mantenuta per sempre. Non sentiremo la mancanza di smeriglio e spinarolo nei nostri piatti. Franco Iosa
Trovo che questa sia davvero una splendida notizia! Una bella soddisfazione per chi si occupa tutti i giorni della protezione della vita marina e degli squali in particolare.
Importante è non abbassare la guardia per ottenere altri risultati del genere, indispensabili per la conservazione di tante specie a rischio e per tutto quello che da cio’ ne deriva.
Splendida notizia!
In quanto grande amante degli squali e dell’ambiente marino in particolare, non posso che ritenermi soddisfatta di questo traguardo. Dagli squali dipende l’ecosistema marino e non solo, spero che prima o poi verranno prese misure per la salvaguardia di tutte le specie di squali a rischio e soprattutto di quelle che si pensa che siano NON a rischio.
GRAZIE!
E ora avanti con gi altri!!
Appuntamento al marzo del 2010 con il CITES…se volete anche voi dare una “pinna” alle questioni a tema scrivete anche voi al Ministro dell’Ambiente che incontrerà “tutti gli altri” in primavera per duscutere delle liste del CITES e fra gli animali per i quali è richiesto maggior rilievo ci sono anche alcune specie di squali (ad es. i martelli).
Eccovi l’indirizzo della Prestigiacomo:
Stefania Prestigiacomo
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Viale Cristoforo Colombo, 44
Roma 147 Italy
SE VOLETE PRENDERE SPUNTO DALLA MIA INVIATALE fate pure, ma consiglio sempre di personalizzarla!
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OGGETTO: La prego di votare per incrementare la protezione dal commercio internazionale di animali vulnerabili.
Le scrivo
per chiederLe di supportare le proposte varie durante l’imminente incontro col CITES (marzo del 2010) per incrementare la lista di animali vulnerabili e specie in pericolo.
Vari sono i punti che verranno tarttati e spero che anche Lei con forza ne prenda atto e appoggi i temi che verranno trattati fra cui:
Tanzania e lo Zambesi (trasferimento di elefanti per il traffico d’avorio – supportare quindi la proposta di 6 paesi africani for 20anni di moratoria del commercio d’avorio) (vedi appendice I e II);
La proposta degli US di spostare gli Orsi Polari (vedi appendice II e I del CITES);
La proposta di Onduras e Messico per la questione delle “rane degli alberi” (appendice II);
Opporsi alla proposta Statunitense di levare le linci dalle liste di protezione del CITES;
Supportare le proposte di US e Palau di aggiungere altre specie protette marine nell’appendice II (fra cui delfini Dusky, squali, tre diversi tipi di squali martello, etc…);
La natura e l’ambiente stanno già affrontando le difficoltà di un cambiamento troppo rapido del clima e conseguenze della perdita del loro habitat, per cui i Paesi DEVONO ATTIVARSI per dare adeguata protezione alle specie onde evitare che anche il commercio internazionale ne velocizzi e aumenti il declino.
Cordialmente,
FIRMA
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Grazie a tutti e w gli squali!!!
elydrum(BS)
ah ah…scusate la concitazione e rapidità: ho fatto qualche “orrore” d’ortografia! chiedo perdono!
elydrum(BS)
finalmente una buona notizia dai piani alti.
UN ringraziamento speciale a tutte le organizzazioni che tutelano la vita di questi meravigliosi animali
Ma i pescatori ne sono al corrente? Perchè proprio ieri ho visto smeriglio e spinarolo in pescheria!
Ciao Luca,
i pescatori lo sanno benissimo…purtroppo la miglior cosa da fare sarebbe fotografarli e denunciare la pescheria (comprendo esser cosa difficile).
Sebbene sia facile nutrire sfiducia negli organi preposti ai controlli, viste le troppe omissioni d’ufficio e l’ignoranza, bisognerebbe “segnalare” continuamente affinché le trasgressioni vengano prese “sul serio”.
Tienimi aggiornata!
elydrum
ciao elydrum, ciao Luca (e tutti gli altri)
attenzione: il divieto è di pesca ed è per i pescatori comunitari o in acque comunitarie. Gli altri, quelli di altre nazioni che pescano altrove, non hanno questo divieto. Quindi le pescherie che vendono carne di smeriglio pescata, o decongelata, non stanno facendo nulla di illegale. Ma se il prodotto (che nome orrendo per un animale!) fosse fresco e pescato in acque comunitarie, allora sì che sarebbero da denunciare.
ciao e grazie
Eleonora
Grazie Elelonora!
tuttavia il problema pratico è che il pesce esposto in pescheria non riporta alcuna scritta in merito (che sia pescato in acque comunitarie o meno…) pertanto il mio suggerimento è cmq di segnalarlo alla Guardia Costiera (addetta ai controlli nelle fredde mattine ai mercati) che ha poi l’autorità e potere, una volta individuata la pescherìa sospetta, di chiedere documenti precisi relativi al pescato esposto.
Quindi la segnalazione va sempre fatta.
Anche solo per la pesca “improvvisata” (sia con la canna che con il fucile) è utile sapere che ad es. nel Parco Marino di Villassiumius in provincia di CAGLIARI da quest’anno, verranno esposti a multe e sequestro d’attrezzatura anche coloro che fossero sorpresi sulla spiaggia con l’attrezzatura – fino a quest’anno non era sufficiente e per procedere le autorità dovevano necessariamente trovare i trasgressori in flagrante.
elydrum
Sappiatelo! Quindi denunciate e segnalate!