I musulmani tedeschi lanciano un concorso sulla satira «gradita ad Allah». Obiettivo: abbattere a colpi di barzellette e sketch l’immagine di religione priva di sense of humour, diventata stereotipo diffuso dopo le proteste seguite alla pubblicazione delle caricature di Maometto sui giornali danesi.
Questa l’immagine finale di una vignetta di una giovane in bikini che, nonostante le si avvicini uno squalo, continua a camminare indisturbata in mezzo al mare, salvo poi fuggire via impaurita non appena la presunta pinna si rivela per quel che è: la punta d’un «velo-turbante» indossato da una donna che nuota sott’acqua.
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