Brave mamme!

Altro che mamme scriteriate, che abbandonano i piccoli alla nascita: lo squalo bruno affida al piccolo una riserva di cibo per superare i primi mesi di vita.

Le squalesse hanno sempre avuto fama di mamme snaturate: molte abbandonano le uova sul fondo del mare e lasciano che l’embrione faccia tutto da sè; le altre mettono al mondo i piccoli direttamente dal loro corpo, ma poi girano le pinne e li abbandonano senza degnarli nemmeno di uno sguardo. I piccoli, perfettamente formati e con dentini di tutto rispetto, dovranno cavarsela da soli sin dal primo momento della loro esistenza.

Ma alcuni – i piccoli dello squalo bruno (Carcharhinus obscurus) possono contare su una dote lasciata loro dalla madre: una riserva di olio ricco e nutriente che possa servire se il piccolo tardasse a trovare il suo primo pranzo.

Lo ha scoperto un team di ricercatori inglesi, australiani e sudafricani studiando trent’anni di dati raccolti analizzando gli squali intrappolati nelle reti di protezione delle spiagge sudafricane.

“Quando abbiamo analizzato i dati, è emerso una strana tendenza” ha detto il capo progetto, Nigel Hussey. “Gli squali più piccoli erano anche quelli con il fegato più grande”. Il suo team ha scoperto che, subito dopo la nascita, il fegato dei piccoli componeva il 20% della massa corporea. Dopo pochi mesi, la percentuale scendava rapidamente al 6%: la differenza veniva assorbita dallo squaletto nelle prime settimane di vita.

La notizia è uscita sul sito BBC,  il lavoro scientifico è stato pubblicato sul Journal of Animal Ecology.

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