Un incontro ravvicinato con uno degli animali più rari e difficili da incontrare in Mediterraneo. E’ accaduto a Riccardo Andreoli, ittiologo e pescatore subacqueo, qualche anno fa. Ecco il suo racconto e le sue foto straordinarie: le uniche esistenti di un bianco che nuota libero nel nostro mare.
CANALE DI SICILIA, DA QUALCHE PARTE
La secca è una di quelle da non raggiungere, da non consigliare, e quasi da non raccontare. Ben oltre le acque costiere, è un terno al lotto. Non sai mai, tanto per cominciare, se la raggiungerai. Le due ore e passa per arrivarci (e per tornarci), permettono al mare e al vento, solitamente scatenati in questa zona del Mediterraneo, di dire la loro…
(…)
…E’ proprio Lui. Vederlo muoversi dà un’impressione di potenza sconfinata, un minimo di movimento di quella grande coda e avanza quasi senza parere (coi motori al minimo viaggiamo alla sua stessa velocità). Chi ha detto che il movimento dello squalo è “sinuoso”? Forse quelli piccoli (che avevamo visto più volte su una secca ancora più lontana), ma non sua Terribilità. Lui si muove come solo può una massa compatta di muscoli strapotenti. Non fosse così evidentemente una fantastica macchina da nuoto e da caccia potrei azzardare tozzo, ma è una definizione che escludo immediatamente. “Tozzo”, non ha niente a che fare col movimento che esibisce questo immenso siluro grigio/avorio che incede silenziosamente coi denti socchiusi.
E’ forse un po’ l’eleganza massiccia del leone maschio, con tutta la sua pancia, la criniera spettinata e la testa che sembra fin troppo grande pure per quel corpo poderoso.
Qui non c’è pancia, e non c’è niente di spettinato. E’ una liscia immagine, le linee purissime, sfumate da un qualche impossibile aerografo nel passaggio tra il dorso ed il ventre. Stonano solo i denti. E’ la bocca, semiaperta, incisa da solchi (cicatrici ?), che è un brusco memento della scopo di tutto il mostro nel suo insieme: mangiare.
E Lui rimane lì, nuotando indifferente in superficie, mentre due subacquei cotti dal sole e straniti dalla meraviglia lo guardano andare, mentre incide appena la pelle del mare, scivolando immenso e lento nel suo regno.
Suo. Fino a pochi istanti prima ero fiero di quello che vent’anni di immersioni avevano fatto di me: un subacqueo, partecipe, seppur ad intervalli, questo lo riconoscevo, del grande Mare. Ora, di colpo, è una beffa. Come animale acquatico sono una farsa, una truffa. Di colpo vengo ricondotto a quello che sono, un prestito goffo del mondo di fuori, che sguazza e starnazza lassù, vicino alla luce. Pronto alla facile fuga e al “non gioco più”.
Così andiamo, Lui nel mare, noi in barca. Piano. Lui guida, noi seguiamo…
Leggi tutto il racconto sul sito di Riccardo
eppure c’è gente che li vede tutti i giorni
Beato te. Io vado a pescare da anni a traina leggera in gommone sperando di vedere quella pinna, ma temo sia più facile vincere alla lotteria.
pagherei per vederlo…è il sogno della mia vita!
a chi lo dici
pagherei anch’io…..andiamo in australia o meglio un giorno io ci andrò e mi immergerò con lo squalo bianco…in una gabbia ovviamente…parliammone…ciao DINO
…strabiliante esperienza…ti invidio più che se fossi il Berlusca…sei un grande
Berlusca non lo invidio, Andreoli si, tanto.
Grande Andreoli.
Dalle parti di Augusta (SR), qualche squalo bianco c’è, e nemmeno tanto distante dalla costa.
Non c’è bisogno d’andare in australia. Ciao Max.
Vado in mare quasi da vent’anni da subaqueo a pescare,ma poi vidi un film sul mare e decisi di cambiare.Cominciai ad andare in mare per dar da mangiare alla murena ed al polpo come avevo visto nel film per vedere se quello che avevo visto fosse possibile realizzarlo veramente,sì ci riuscii e alla fine si avvicinò un grosso predatore,vidi questa massa enorme sem
brava un sottamarino,tutto in 15/20m d’acqua pensai sarà uno squalo che viene a mangiarmi.Ebbi paura e timore ma per fortuna era un solo una curiosa Verdesca.Lo squalo bianco non l’ho mai incontrato ma sono sicuro che facendo di continuo l’aspetto nello stesso posto lo squalo verrà.Sono toscano e dove mi immergo ci viene tanta gente d’estate ma d’inverno non c’è mai nessuno ed al largo io ho visto dall’alto balene,delfini,barracuda e verdesche.le murene sono le mie amiche io vado a portargli il pane e qualcos’altro,poi avvicinerò il delfino e poi troverò lo squalo.Avrei da dire molto ancora ma se no faccio un romanzo.
Complimenti per il tuo articolo è affascinante spero di conoscerti un giorno.